martedì 3 dicembre 2013

Infanzie. I molteplici aspetti dell’infanzia in un secolo di fotografia

"Infanzie. I molteplici aspetti dell’infanzia in un secolo di fotografia"
Torino, Biblioteca civica Villa Amoretti, Parco Rignon, corso Orbassano 200.Inaugurazione: martedì 17 dicembre 2013 ore 17.00                                
Periodo mostra: dal 17 dicembre 2013 al 18 gennaio 2014
Apertura: lunedì  15-19, martedì/venerdì 10-13 / 14-19, sabato 10.30-13.00 / 14-18.
Nel periodo dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 gli orari potranno subire variazioni.
Progetto e organizzazione Associazione per la Fotografia Storica, Torino.
Curatore Laura Danna - Associazione per la Fotografia Storica. Catalogo: testi di Cesare Colombo e Giovanna Giordano.



L’Associazione per la Fotografia Storica di Torino, con questa iniziativa, prosegue nel suo intento di valorizzare e storicizzare la fotografia dell’Ottocento e del Novecento. 
In mostra una selezione di settantacinque immagini rigorosamente vintage, dal dagherrotipo alle più recenti stampe alla gelatina bromuro d’argento, realizzate fra il 1855 e il 1969  da vari autori tra cui:  Sommer, Millozzi, Von Gloeden, Comerio, Parisio, Ottolenghi, Dall’Armi, Peretti Griva, Gherlone, Mazzonis, Levi, Moncalvo, Corino, Colombo, Ghigo, Giacomelli, Fioravanti, Moisio, Mayne, Robino, Vallinotto.
La mostra si propone di trattare l’infanzia nei suoi molteplici aspetti, attraverso un secolo di storia, mai in maniera unilaterale e con uno sguardo obiettivo.
Affrontando il tema in un arco temporale così ampio emerge che la visione che spesso gli adulti vogliono dare e percepire dell’infanzia non è altro che una proiezione delle loro aspettative, dei loro desideri e dei loro sentimenti, più o meno interessati….
Questa vuole essere un’occasione per spogliare lo sguardo da ogni lettura conformista e preconcetta,  dare la possibilità di leggere attraverso le immagini, viste soprattutto come documento, la nostra storia in maniera lucida ma anche emotiva. I testi in catalogo di Cesare Colombo e Giovanna Giordano, uno ironico e disincantato e l’altro poetico ed emozionale sono all’insegna della vera pluralità di visione, ribadendo il senso della mostra, come momento di riflessione sulla storia, sulle nostre storie e su tutte le infanzie possibili e impossibili.