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lunedì 10 marzo 2014

Ferrotipia “Pennellograph”: tintype process pat. 1875 by L.H. NEWELL, Philadelphia


Il processo fotografico “Pennellograph” è una variante di ferrotipia con abbellimento ottenuto attraverso un particolare metodo di coloritura a mano. L’aspetto superficiale di una Pennellograph tintype è quello di un ferrotipo tinto con campiture che in alcune aree risultano coprenti e stese in modo leggero ed uniforme, quasi si fosse usato un aerografo. I dettagli a pennello sono molto fini e probabilmente realizzati con colori ad olio. La superficie colorata appare molto tenue e poco resistente all’abrasione, tendendo a sfaldarsi in polvere sottile. La delicatezza del procedimento di coloritura comportava che l’immagine venisse sigillata sotto vetro. La locandina del fotografo, apposta sul dorso dell’immagine, raccomandava infatti di non rimuovere il vetro di protezione.
L’esemplare presentato in questo articolo è in lastra intera di 16 x 21.5 cm.

La locandina sul dorso di montaggio riporta:

DO NOT REMOVE THE GLASS From This Picture
THE PENNELLOGRAPH,
Secured by copyright, 1875.
PAINTED ONLY BY L. H. NEWELL,
At his Art Studio, 3952 Market Street, PHILADELPHIA, PA.
AGENTS WANTED, Great Inducements Given.

Stanley B. Burns, in “Forgotten marriage: the painted tintype and the decorative frame, 1860-1910 : a lost chapter in American portraiture”, scrive che il processo Pennellograph fu praticato almeno in tre studi:
The Pennellograph Co. di Filadelfia, Pennsylvania; The North American Portrait Co. di Jamestown, New York; The Photochrome Copying Co. di Clinton, Iowa.

Gli esemplari di cui è possibile rilevare l’esistenza sul web sono pochissimi, forse una decina. Molti di questi appaiono di qualità modesta. La delicatezza della superficie di questi prodotti fotografici e la diffusione piuttosto ristretta del processo lo rendono particolarmente raro. Il pezzo acquisito da Paolo (Chiesa-Gosio Collections, Brescia) eccelle per qualità, dimensione e conservazione.

Seguono, qui sotto, alcune riproduzioni del pezzo, con dettagli ingranditi ed un video che ne mostra l’aspetto.




Text on original poster: "DO NOT REMOVE THE GLASS From This Picture / THE PENNELLOGRAPH,/ Secured by copyright, 1875./ PAINTED ONLY BY / L. H. NEWELL,/ At his Art Studio, 3952 Market Street, PHILADELPHIA, PA./ AGENTS WANTED, Great Inducements Given."
Pennellograph tintype. Plate: 16 x 21.5 cm.

Pennellograph tintype, detail / Ferrotipo Pennellograph, dettaglio

Pennellograph tintype, detail / Ferrotipo Pennellograph, dettaglio

Pennellograph tintype, detail / Ferrotipo Pennellograph, dettaglio

venerdì 8 giugno 2012

Susan Sontag e la non riproducibilità della fotografia

Susan Sontag scrisse:
«Ma essendo essa stessa in origine un oggetto stampato e liscio, una fotografia perde molto meno la sua essenza, nell’essere riprodotta in un libro, rispetto ad un dipinto».
(On Photography, 1977).

FALSO.

Non so che idea avesse in testa Susan Sontag di cosa sia un oggetto fotografico, ma questa sua affermazione è significativamente sbagliata. Madre di riflessioni profonde ed incontestabili, pensatrice di intuizioni fotografiche geniali, Sontag fallisce clamorosamente l’analisi su questo particolare punto.

Già le immagini fotografiche su carta hanno una loro struttura materica tridimensionale che ne fa oggetti intimamente diversi.
Giusto per restare nell’ambito delle stampe positive: albumina, carbone, platino, gelatina, Cibachrome, Polaroid…

Supporti primari in carta uso mano, rame argentato, cartoncino, pergamena, avorio, tessuto, ferro, vetro, alluminio, polimeri e resine…

Ed ancora, per restare nella sola carta: baritata, politenata, lucida, tela, seta, camoscio, millepunti, vetrificata, opaca, brillante…

Ritenere gli oggetti fotografici omologhi e strettamente bidimensionali è come ritenere indifferentemente riproducibili, senza raggiungere l’esasperazione tridimensionale che può assumere un dipinto ad olio, un affresco e un acquerello.

Quando Susan Sontag scrisse quelle parole non aveva certo presente dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia, ivorytype, orotone… e dimenticava persino la stupefacente varietà di oggetti cartacei che ancora caratterizzava in quegli anni l’industria fotografica.

Probabilmente considerava coincidere l’immagine fotografica con l’idea della stampina commerciale di allora. I processi antichi erano ormai scomparsi, ma non per questo cancellati dalla storia e dall’esistenza.
Oggi sono le stampine fotografiche ai sali d’argento ad essere ormai quasi scomparse in confronto al dominio assoluto dell’immagine digitale. Esse sono già divenute oggetto di collezionismo.

In conclusione, rivendico la verità di un’affermazione esattamente contrapposta a quella formulata da Susan Sontag:
«La fotografia analogica consiste in una varietà di processi ed oggetti fotografici, tra loro assolutamente diversi come presenza fisica, da risultare esattamente irriproducibile come lo sono gli affreschi e gli acquerelli».

Con buona pace anche dell’indimenticato grande Maestro di Fotografia, Ando Gilardi.

Le fotografie sono irriproducibili.


© 2012 by  gabriele chiesa

Le immagini che seguono sono riproduzioni di oggetti fotografici originali delle collezioni Chiesa - Gosio.
Sono state deliberatamente riquadrate in modo che non siano visibili margini e montaggio, così che resti evidente la loro NON riproducibilità effettiva.
Fotografia abissalmente diverse appaiono qui sostanzialmente omologhe.
L'identificazione dei processi è invce impossibile senza avere l'oggetto fotografico in mano.
A titolo di esempio, si veda qui COSA è un dagherrotipo:


Nel libro «Dagherrotipia, Ambrotipia, Ferrotipia - Positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico» si è invece perseguito il tentativo di rendere meglio identificabili i diversi processi, rappresentando gli oggetti fotografici completi di margini, montaggio, disassemblato ed eventualmente anche sotto diverse angolazioni.
Maggiori dettagli sull'identificazione dei processi sono reperibili nella presentazione del testo cliccando qui.



Albumina - Albumen
Ambrotipia - Ambrotype
Aristotipia - Aristotype
Stampa al sale da Calotipia - Calotype
Stampa al Carbone - Carbon Print

Crystotoleum

Cianotipia - Cianotype

Dagherrotipia - Daguerreotype

Eburneum

Avoriotipia americana - Ivorytype

Opalotipia - Opalotype

Orotone

Pannotipo - Pannotype

Stampa al Palladio - Palladium Print

Ferrotipia - Tintype
Maggiori dettagli sull'identificazione dei processi sono reperibili nella presentazione del testo cliccando qui.