Il tema delle Carte-de-Visite da inserire come “Album Opening” è già stato
affrontato nell’articolo
L’impiego di questi cartoncini fotografici fu prevalentemente popolare in
area inglese ed americana, rimanendo marginale in Italia.
L’album fotografico di famiglia ebbe la funzione, a Fine Ottocento, di antologia
e registro iconografico familiare. Rivolto anche alla consultazione da parte
degli amici e dei conoscenti che potevano occasionalmente frequentare le mura
domestiche, poteva essere esibito in occasioni di incontro e intrattenimento
formale, come piccoli ricevimenti, pomeriggi con tè tra amiche, serate e festeggiamenti.
L’album doveva quindi servire da testimonianza e vetrina e spesso celebrava
l’omologazione ai valori borghesi con il riconoscimento ai regnanti a cui
era riservato il posto d’onore nelle pagine di apertura.
Gli album italiani potevano aprirsi con le figure dei membri della famiglia
reale dei Savoia. Le famiglie più liberali si spingevano ad esporre anche il ritratto
di Garibaldi.
Le vere e proprie “Opening CdV” realizzate includendo versi di circostanza nella
composizione fotografica rimangono però circoscritte all’area anglosassone. Nella fotografia, la breve poesia era spesso presentata
da giovani fanciulle, bambini oppure simpatici cagnolini o gattini.
Il cartoncino CdV presentato in questo articolo è invece tipografico.
Tuttavia il formato è espressamente previsto per l’inserimento in album e la
sua natura è esattamente quella di Carte-de-Visite di apertura Album.
Il testo
è di gusto che definirei gotico-romantico, con il un esplicito e quasi
compiaciuto richiamo alla melanconia cimiteriale.
La letteratura e la poesia di
quel tempo furono pervase per anni di questo languore che trova riscontro anche
in fotografia, ostentando sguardi femminili trasognati e pose di abbandono
struggente.
La prima
ricorrenza del testo che ho potuto reperire è in "The Young emancipator, a
free thought magazine", novembre 1878, pag.114.
L’autore risulta essere George Adcroft. Il brano è qui completo, mentre nel cartoncino CdV mancano le ultime quattro righe.
L’autore risulta essere George Adcroft. Il brano è qui completo, mentre nel cartoncino CdV mancano le ultime quattro righe.
In “The Warwick
Examiner and Times” di venerdì 21 settembre 1892, pag. 3, il brano compare nella forma
ridotta e privo di firma, con il titolo “Verses for a Photo Album” ed il
commento “The following verses are suitable to be given a place on the front
leaf of a family photo album.”
INTRODUCTION TO THE CARTE DE VISITE
ALBUM.
Within this Book your eye may trace
The well-known smile on friendship's
face ;
Here may your wandering eyes behold
The friends of youth, the lov'd of
old ;
And, as you gaze with tearful eye.
Sweet memories of the years gone by
Will come again with magic power
To charm the evening's pensive hour.
Some in this Book have passed that
bourne
From whence no travellers return ;
Some who through the world yet roam
As pilgrims from their native home
Are here by Nature's power enshrined
As lov'd memorials of the mind.
Till all shall reach that happy
shore,
Where friends and kindred part no
more.
Then let us so live that when we're
gone
And our portraits left to look upon
May it inspire our friends to say
We strove to tread in truth's bright way.
And our portraits left to look upon
May it inspire our friends to say
We strove to tread in truth's bright way.
George Adcroft.
INTRODUZIONE
ALL’ALBUM DELLE CARTE-DE-VISITE.
In questo libro il tuo occhio può rintracciare
Il ben noto
sorriso di un volto amico;
Qui lo
sguardo può vagare scorrere sugli amici
E ciò che
osservi ti commuove.
Dolci
ricordi degli anni passati.
L’ora
nostalgica della sera tornerà ad
Affascinare
col suo magico potere.
Alcuni in
questo libro hanno oltrepassato
Il confine
dal quale i viaggiatori non tornano.
Alcuni restano
viandanti per le strade del mondo,
Pellegrini
lontani dalla loro casa natale.
Eccoli qui
custoditi dalla forza della Natura
E
dall’amorevole ricordo della mente.
Fino a che
tutti raggiungeremo il felice approdo
Dove gli
amici ed i parenti non si separano più.
Viviamo
serenamente fino alla partenza.
Lasceremo i nostri ritratti a chi li osserverà.
Che ispirino gli amici a riconoscere il nostro sforzo
di battistrada sulla luminosa via della verità.
Lasceremo i nostri ritratti a chi li osserverà.
Che ispirino gli amici a riconoscere il nostro sforzo
di battistrada sulla luminosa via della verità.
George
Adcroft.
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